turismo e vacanze in Sicilia 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Ispica 
 
...e il binario va!!! 
 
 
interno carrozza tipo 1928
Ispica 
Passando da Ispica, attraverso enormi colture di carrubo e mandorleti, si impone una sosta, sia per il centro abitato come per quello disabitato, nonché per la zona della cosiddetta “cava” circondata da rocce suggestive, e infine per il mare che dista appena sei chilometri. 
Anche Ispica ha avuto l'esistenza spaccata in due dal terremoto del 1693. Sulla collina è risorta la cittadina settecentesca, dove si è “innestato” il palazzo Bruno di Belmonte - odierno municipio - progettato da Ernesto Basile nel 1906, sorta di castello liberty assai suggestivo, con le sue torri angolari, le maioliche e le inferriate di ferro battuto, mentre l'Ispica medievale è rimasta abbandonata, i cui ruderi hanno dato vita al Parco archeologico della Forza, nome derivato da fortilitium, la dimora fortificata dei signori feudali Statella che sorgeva sullo sperone roccioso. 
In quanto alla “cava”, non è opera dell'uomo ma dei corsi d'acqua nell'altopiano calcareo che hanno scavato un canalone, quasi un canyon, lungo 13 chilometri, il più vasto e profondo della Sicilia orientale, dove vale la pena visitare le labirintiche catacombe. 
E infine il mare: tra Pozzallo e Pachino si estende un litorale di sabbia fine e dune intervallate da alte scogliere, odierni paradisi per villeggianti che in tempi remoti furono scenario di un evento nefasto, quando una tempesta fece naufragare proprio tra queste spiagge da sogno l'intera flotta romana inviata in aiuto ad Attilio Regolo durante la Prima guerra punica. 
Inoltre, le favorevoli condizioni climatiche e la particolare conformazione della spiaggia di Ispica “Santa Maria del Focallo” , permettono di fare windsurf e surf  tutto l'anno. 
A malincuore dopo “tanto” sole ripartiamo dalla stazione e i binari corrono tra mille carrubi e il vapore della locomotiva opacizza tutto l’ambiente, facendolo apparire nel perimetro dei finestrini come un quadro dell’ottocento.  
La stazione di Ispica si presenta con un fabbricato particolare e molto diverso dallo stile architettonico delle stazioni che sono presenti nella tratta ferroviaria Siracusa - Gela. Qualche anno fa la stazione di Ispica aveva un traffico merci notevole, da qui partivano moltissimi carri frigo carichi di carote e altri ortaggi prodotti in questa zona. Nell'arco di pochi anni lo scalo merci ha perso lentamente importanza fino ad essere chiuso. 
 
stazione di Ispica 
tratta Siracusa-Ragusa
 
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