turismo e vacanze in Sicilia 
 
 
 
 
 
 
 
Panarea 
 
 
 
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Incantevole isola, è stata abitata sin dai tempi preistorici. Alla estremità sud dell'isola sul promontorio di Punta Milazzese è stato rinvenuto un villaggio preistorico risalente alla età del bronzo. Anticamente l'isola era detta Enonymos. Panarea è un pò un arcipelago nell'arcipelago dato che è circondata da piccole isole minori: Basiluzzo, Spinazzola, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera, Formiche, Panarelli, Lisca Bianca. Basiluzzo fu abitato in età romana, oggi vi si coltivano capperi. 
Panarea, con i suoi 3,4 chilometri quadrati di territorio, è la più piccola isola delle Eolie, al centro della quale sorge il Monte Capo del Corvo alto 420 metri.  
La formazione dell’isola avvenne moltissimo tempo fa a causa di una violenta eruzione vulcanica sottomarina, poi il tempo e l'azione del mare cominciarono a delinearne le bellissime e particolari coste. Grazie ad alcune baie di suggestiva bellezza, l'isola è una delle più esclusive e alla moda della sua zona, vari personaggi famosi, infatti, non rinunciano a passarvi emozionanti e rilassanti vacanze.  
 
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La zona abitata è divisa in tre comuni: San Pietro, Ditella e Drauto, concentrati in questi luoghi, troviamo negozi di gran gusto e una ricca scelta culinaria che attira numerosi turisti curiosi.  
Ai giorni nostri la popolazione è intorno ai 200 abitanti stabili (in inverno, nei mesi estivi con i turisti può facilmente decuplicare). Gli isolani vivono ora soprattutto del successo turistico dell’isola, esploso alla fine degli anni ’70, ma iniziato alla fine degli anni ’50, con la scoperta di queste isole dimenticate da parte di villeggianti più avventurosi, alla ricerca di un’oasi di vita più semplice e a contatto diretto con la natura. 
Dal punta di vista geologico Panarea è divisa nel senso della lunghezza da un' elevata dorsale, dell’ isola originaria rimane soltanto la parte orientale e meridionale, con coste relativamente limitate in altezza, caratterizzate da piccole spiagge e vaste zone pianeggianti, anticamente coltivate a vigne ed oliveti e di cui ancora oggi si notano i terrazzamenti che erano adibiti alle colture, oramai abbandonate.  
Il lato occidentale e settentrionale è caratterizzato da coste inaccessibili e molto frastagliate, alte e fortemente scoscese, un continuo succedersi di terrazzamenti, crepacci e suggestive formazioni di lava solidificata. Il condotto principale dell’originario complesso vulcanico è situato all'incirca nel tratto di mare compreso tra lo scoglio La Nave e lo scoglio Cacatu. Sempre dal mare, sulla costa occidentale (Cala Bianca), sono invece visibili i resti di un condotto vulcanico secondario dalla forma di grosso imbuto.  
Sul lato nord-est dell’ isola, sulla spiaggia della Calcara è tuttora possibile scorgere fumarole di vapori che si levano dalle fessure fra le rocce (dai suggestivi colori sulfurei), ultime tracce di attività vulcanica con temperature fino ai 100°C . In alcuni punti fra i ciottoli in riva al mare, per effetto di queste sorgenti di calore, l’acqua ribolle fino ad essere ustionante. Altri fenomeni eruttivi subacquei (recentemente alla ribalta della cronaca per un’ improvvisa aumentata attività) sono evidenti nel ribollire delle acque fra l’isolotto di Bottaro e Lisca Bianca. Non sono invece più identificabili le sorgenti termali segnalate sulla carta poco a nord della punta Peppe Maria “cementificate” (vedi oltre) dal “lungomare” costruito negli anni ’80. Da visitare: Tracce di storia sono visibili sull'isolotto di Basiluzzo, dove ci sono resti di una villa appartenente all'epoca romana. A Capo Milazzese e Cala Junco, forse uno dei luoghi più belli dell'Arcipelago, troviamo antichi villaggi preistorici, sedi di insediamenti umani già in età neolitica.
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La macchia mediterranea di Panarea presenta fico d'India (Opuntia ficus indica), lentisco (Pistacia lentiscus), ginestra (Spartium junceum), cappero (Capparis spinosa) e piante di olivo (Olea europaea) secolari, resti dell'antica vocazione agricola dell'isola (scomparsi i vigneti che esistevano fino agli anni settanta).  
Per quanto riguarda la fauna è presente il falco della regina (Falco eleonorae), il corvo (Corvus corax), qualche marangone (Phalacrocorax carbo) e il gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis) che nidificano sulle inaccessibili pareti delle coste occidentali. Caratterizza la fauna isolana il geco (Tarentola mauritanica), innocuo e utilissimo predatore di insetti.
Pernottamenti a Panarea 
Quartara 090/983027 - La Piazza 090/983154 — 983176 - Cincotta, 090/983014 - Hycesia 090/9883041 - 090/9281658 - Lisca Bianca 090/9883004 - Oasi da Pina 090/983324 - Tesoriero 090/9883098 - 090/983144 - Raya 090/983013 - Girasole 090/983018 - 338/1067910 - 328/8618595 - O Palmo 090/983155 - 090/9284783 - Rodà 090/983006 - 090/983212  - La Terrazza 090/983033 - La Sirena 090/983012  - Bottari 090/983004 — Casa Nonna 090/983004 - Casa Prete 090/983004 - Cincotta Lidia 090/983197 - 090/771403 - O Palmo 090/983155 - 090/9284783 - Panaria 090/983068 - 333/2047705 - Rodà Pasqualina 090/983023 - Tesoriero Giuseppe di Gaetano 090/983004 - Villa Lydia 090/983197 - 090/771403 - b&b Da Luca 333.6753547  
Ristorazione a Panarea 
- Ristorante Hycesia (Via San Pietro, 090/983041). Da provare i crudi di pesce e gli spaghetti ai ricci di mare dello chef Gaetano Nani. Conto medio 40 euro.
I dati delle strutture alberghiere di Panarea, sopra indicati, non sono esaustivi, sono stati rilevati da elenchi e siti web pubblicati su internet. Gli aventi diritto possono chiedere la rimozione e/o la modifica dei dati che li riguardano.
 
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