turismo e vacanze in Sicilia 
 
 
 
 
 
 
 
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Salvo Monica 
 
 
 
Donne di Sicilia - 1963 
 
 
 
testa di ragazzo - 1951 
 
 
 
Madonna col bambino 1981 
 
 
 
cavalletto - maternità 2007 
 
 
 
metamorfosi 1969 
 
 
 
 
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La bottega del 
"MAESTRO" 
 
Dove il maestro seppe ispirarsi, creare e regalarci le sue opere scultoree e grafiche. 
 
Resurrezione di Lazzaro - 1974
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E' bellissimo respirare l’area del maestro nella bottega a Siracusa dove furono create le realizzazioni meravigliose, dove si possono leggere i contenuti artistici, ammirare le splendide bellezze semplici e complesse, gustare gli effetti armoniosi di grande impatto e suggestione della sua grafica ed elevano il visitatore a grandi emozioni, dal più disattento al più esperto. 
Già mentre la porta si apre ed entri il profumo artistico ti invade. Le luci si accendono e lentamente si riscaldano, illuminando una ad una tulle le opere. Si crea in te, umile visitatore, una voglia incontenibile di ricerca e visioni speciali. 
Mentre vaghi nella bottega sei affascinato dalla semplicità del posto che contrasta con la grandezza di ogni sua opera grafica e scultorea, che da una parte rasserena l’osservatore mentre dall’altra lo inquieta perché  fa crollare le sue certezze, facendolo sentire piccolo dinnanzi al “Maestro”. 
opere in bottega 
Posando lo sguardo su questa o quella opera ti accorgi che sono ricche di messaggi in grado di donarti tantissimo. E sta qui la grandezza del nostro artista. 
Tra le tradizioni artistiche della Sicilia abbiamo un Bellini per la musica, un Antonello per la pittura, un Verga per la letteratura, un Mortoglio per la cinematografia, un Quasimodo per la poesia e un Pirandello per il teatro. Ma anche nella scultura abbiamo una tradizione non meno nobile in cui si inserisce degnamente Salvo Monica da Ispica, che non solo crea opere scultoree e grafiche, ma è anche poeta. 
Il “Maestro” coniuga le due attività artistiche in modo profondamente spirituale, che ti permette di apprezzarlo sia come poeta, che come scultore, donando alle sue opere di marmo, di arenaria o di bronzo emozioni vibranti di vita interiore. 
Salvo Monica lo scopri dietro ogni sua opera, sia che descrive il lavoro umano nei campi, come nelle formelle che dal 1961 compongono la facciata della Cassa di Risparmio di Siracusa, sia che esalti l’imponente figurazione statuaria del gruppo bronzeo de La resurrezione di Lazzaro che dal 1974 è posta nell’Ospedale Santa Maria di Catania.
Cassandra 1959
Proseguendo per la bottega, mirabile è la vista degli attrezzi del “Maestro” posti con cura vicino al suo tavolo da lavoro. Li senti ancora caldi del palmo della mano che con sicurezza e capacità li ha guidati nella realizzazione delle sue opere. Un’operatività infaticabile guidata dalla sua fede nell’arte come espressione di un vita interiore intensa e travolgente. 
attrezzi del Maestro
tavolo da lavoro
Anche il tavolo da lavoro, con il basco ed il camice ancora distesi sulla sedia, esprime forme, volumi, interessi che mescolano il sangue di chi li osserva. Tutto sembra ancora una realtà vivente con il metro che pazienta l’attesa, la radio che attende di riempire i silenzi del maestro, i libri che desiderano essere scelti, le penne riposte che sanno di “Lui” e l’immagine che lo realizza o lo rende presente allo sguardo del visitatore. 
Improvvisamente, mentre sei preso da tante forme, ritratti, marmi, bronzi ed altro ti accorgi che un messaggio il “Maestro” lo manda: la sua opera nasce dal classico ed evolve nel moderno tramite una continua evoluzione da “Lui” cercata, voluta, desiderata e fortemente spiritualizzata. 
opere in bottega 
Quando, poi, le luci si spengono e negli occhi del visitatore rimane solo il ricordo di quanto ammirato dentro la bottega, ti esplode chiaro e netto il senso dell’improvviso che trasferisce Salvo Monica in tutto ciò che crea, attraverso una lenta meditazione ed assoluta autocritica.
 
Erodiade 1992 
 
 
 
prove 
 
 
 
Maria ed Elisabetta 1994 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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