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Il Barocco a Scicli - Chiesa Madre (Chiesa di Sant'Ignazio)
 
 
 
 
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L'edificio sacro e' situato in piazza Italia dove, oltre ai bei palazzi settecenteschi, sorge la Chiesa Madre delle Madonna delle Milizie (o S. Ignazio) in stile barocco e ricca di stucchi dorati e affrescati. 
 
Divenuta Matrice nel 1874 in sostituzione della chiesa di S. Matteo (1629 precedente al terremoto) e fu ricostruita nel 1751. 
 
All'interno conserva la Madonna dei Milici, singolare opera in cartapesta protagonista della Festa, che rappresenta la Madonna su un cavallo bianco con la spada sguainata nell'atto di combattere i Saraceni, due dei quali si trovano sotto gli zoccoli del cavallo.
Questo simulacro, legato alla battaglia storica del 1091 tra Normanni e Saraceni, è protagonista della caratteristica "Festa dei Milici", festa che si svolge a giugno proprio in Piazza Italia, e che rievoca la suddetta battaglia, combattuta nella piana di Donnalucata e vinta dai Normanni.
Chiesa Madre
Madonna delle Milizie 
 
La festa più originale della città è la Festa delle Milizie, che si svolge l'ultimo sabato di maggio. Ricorda la vittoria dei soldati cristiani guidati dal futuro re normanno Ruggero contro i saraceni, cioè gli arabi guidati dall'emiro BelKar, guerra avvenuta per la conquista della città (1091). La leggenda ci dice che la vittoria dei cristiani avvenne grazie all'apparizione della Madonna guerriera a cavallo, evento che determinò la decisione di Ruggero di far costruire una chiesa in onore della Madonna delle Milizie. L'evento è ricordato dagli sciclitani con la preparazione di due gruppi che simboleggioano i cristiani e i saraceni pronti a darsi battaglia, da una fiera, da corse di cavalli, l'arrivo dei numerosi fedeli dalle città vicine, ma anche da elementi sacri come la processione della statua della Madonna, il pellegrinaggio fino alla vicina Donnalucata dove, pare, apparve la Madonna in aiuto dei normanni.
 
 
Inoltre, si conserva un sasso con l'impronta del piede della Madonna, che la tradizione vuole Ella abbia lasciato scendendo dal suo destriero. Ha pianta basilicale, a tre navate, divise da grossi pilastri e adorne di stucchi dorati. Nella navata centrale si trovano gli affreshi di Bartolomeo Militello, del 1953, che raccontano alcuni episodi della vita di Gesù.  
 
Si trovano, inoltre, alcuni interessanti quadri, come quello di Pascucci, della fine del settecento raffigurante la battaglia del 1091 fra i Turchi ed i Cristiani; qui si conserva anche un'urna-reliquiario in argento di San Gugliermo.      
 
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