turismo e vacanze in Sicilia 
 
 
 
 
 
 
 
 
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agrumi 
 
 
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arance siciliane 
 
 
 
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Web www.costierabarocca.it
Gli Arabi sono stati i primi a scoprire le proprietà nutritive delle arance. La storia dell'origine e della diffusione di questa pianta è molto dibattuta; si hanno comunque notizie della sua presenza già in tempi antichi in Cina e in Indocina, dove si ritiene si sia generato per mutazione dall'arancio amaro
Gli Arabi sono stati i primi a introdurre gli aranci in Asia Minore, in Egitto, nel nord Africa e in Europa. In particolare, in Sicilia, durante la dominazione araba (IX-XI secolo d.C.) vennero impiantati aranci amari e limoni nei cosiddetti giardini, termine tuttora utilizzato, evocativo della funzione ornamentale che inizialmente gli agrumeti ebbero nell'isola. 
Nella seconda metà del 1800 le coltivazioni in Sicilia si incrementarono e verso la fine di quel secolo si cominciarono ad impiantare non più nei declivi collinari o nelle zone pianeggianti, ma negli appositi agrumeti. 
Gli investimenti maggiori nella nuova agrumicoltura si ebbero nel Catanese e nel Siracusano e furono queste aree a diventare le predilette dell'arancia a polpa rossa o pigmentata, consolidando questa loro vocazione nel corso del 1900. 
Dall'arancio dolce si sono sviluppate, soprattutto in Sicilia, diverse qualità. Tra le arance bionde si annoverano la Navelina, la Valencia e la Ovale; tra le arance rosse invece, si distinguono il Moro, il Sanguinello e il Tarocco
In particolare, la piana di Catania é ricca di agrumeti, nello specifico, di Arance rosse, risultato delle particolari condizioni microclimatiche del territorio intorno all'Etna.  
 
PRINCIPALI CULTIVAR ITALIANE 
Arancia Valencia Late: il valencia è un agrume coltivato in molte zone dell'isola. Viene coltivato in gran parte dei paesi agrumicoli del mondo, e come tutte le arance bionde è molto ricca di zuccheri, ricchissima di vitamina C, di forma sferoidale, buccia fine è l'arancia tardiva per eccellenza. Matura ad aprile, ma viene raccolta anche a giugno inoltrato, prima comunque del manifestarsi del suo tipico reinverdimento. 
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Arance Ovali Trigona: la forma è come dice la parola stessa ovale con base leggermente solcata. La buccia è sottile e coriacea, di colore giallo arancio, con grana fine o media. La polpa è di colore arancio, caratterizzata da un sapore dolce e gradevole con elevata resa in succo. Tra le varietà bionde è la più tardiva, maturando tra Marzo ed Maggio e resistendo sull'albero per tutta la primavera.  
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Arancia Ovale S. Demetrio: l'Arancia Ovale è prodotta in c.da San Demetrio, da antichi cloni della varietà "Ovale Calabrese" selezionati negli anni cinquanta del secolo scorso che conferiscono alle stesse una particolare dolcezza, succosità e serbevolezza. La forma è come dice la parola stessa ovale con base leggermente solcata. La buccia è sottile e coriacea, di colore giallo arancio, con grana fine o media. La polpa è di colore arancio, caratterizzata da un sapore dolce e gradevole con un ridotto numero di semi, con elevata resa in succo. Tra le varietà bionde è la più tardiva, maturando tra Marzo e Aprile e resistendo sull'albero per tutta l'estate.  
 
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Arancia Tarocco Nucellare: il frutto è senza semi, ha pezzatura elevata ed uniforme; la buccia ha grana fine e colorazione arancione con sfumature di rosso, che si accentua sempre di più man mano che matura.Anche la polpa rispecchia i stessi colori della buccia, arancione intenso a Dicembre, rosso fuoco a Marzo. La maturazione è precoce (Dicembre). L’albero è molto vigoroso e assurgente, di grande dimensioni; sulle branche principali e sui rami più vigorosi presenta un’accentuata spinescenza che la pianta perde nel tempo se non viene sottoposta a potatura durante la fase improduttiva.La fioritura è poco vistosa e la produzione è distribuita prevalentemente all’interno della chioma.L’entrata in produzione è posticipata di 1-2 anni rispetto al Tarocco comune.La produzione, generalmente elevata e costante, diventa alternante quando la pianta è soggetta a stress.Ha origine dalla prima selezione nucellare di Tarocco comune ottenuta in Italia presso l’Istituto Sperimentale per l’Agricoltura di Acireale tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio dei sessanta.  
arancio tarocco nucellare
Arancia Tarocco del Muso: nell’arancia tarocco del muso la vitamina C è presente in quantità rilevante e conferisce al frutto un ampio effetto terapeutico e di prevenzione. Il frutto è di forma rotondeggiante, lievemente allungata; è caratterizzato dalla presenza di un lobo pedicellare (collare) molto pronunciato; ha peduncolo robusto, pezzatura elevata, assenza di semi. La buccia ha grana fine e colorazione intensa, la polpa è pigmentata e la resa in succo è buona. La pianta presenta portamento espanso, lievemente pendulo e sviluppo medio, fruttifica prevalentemente nella parte più bassa ed interna della chioma, le foglie sono di forma appuntita e di colore verde chiaro, i fiori sono di grosse dimensioni, disposti singolarmente.  
arancia tarocco del museo
Arancia Moro: ha origine probabilmente da una mutazione gemmaria di cultivar del gruppo pigmentato, originatasi in territorio di Lentini (Siracusa) all'inizio del secolo. È un frutto di dimensioni inferiori al tarocco con buccia a grana medio-fine, la polpa senza semi, succosa, di colore rosso intenso e molto ricca di antociamine (sostanze antiossidanti utili nella prevenzione di alcune patologie). 
 
arancia moro
 
Arancia Tarocco: questa cultivar deriva dal sanguinello, originatosi nei primi anni del 1900 nei pressi di Francofonte (SR).Il frutto matura da fine Dicembre e raggiunge tranquillamente i 250 grammi. Ha forma rotondeggiante ed obovoidale con buccia di medio spessore caratteristica per gli arrossamenti su oltre la metà della superficie. La polpa è di colore arancio con pigmentazioni rossastre più o meno intense.  
arancia tarocco
Arancia Ovale o Calabrese: la forma è come dice la parola stessa ovale con base leggermente solcata. La buccia è sottile e coriacea, di colore giallo arancio, con grana fine o media. La polpa è di colore arancio, caratterizzata da un sapore dolce e gradevole con un ridotto numero di semi, con elevata resa in succo. Tra le varietà bionde è la più tardiva, maturando tra Marzo ed Aprile e resistendo sull'albero fino a primavera.  
arancia ovale
Naveline: la cultivar e di origine Californiana, dove è stata ottenuta da una mutazione gemmaria della Washington Navel. Valorizzata in Spagna da dove è stata importata in Italia. L’albero è di medie dimensioni. Il frutto presenta una forma caratteristica obovoide. A maturazione completa fine Ottobre inizio di Novembre la buccia è di colore giallo arancio. La polpa presenta una tessitura grossolana, moderatamente succosa e completamente priva di semi.  
 
naveline
Zona di produzione
arance siciliane
agrumi di Sicilia zona protetta
Le varietà di agrumi
La famiglia degli agrumi è molto vasta e comprende decine di varietà, molte delle quali sono utilizzate per scopi alimentari e nell'industria cosmetica, altre invece, ritenute non commestibili, trovano impiego unicamente nell'industria cosmetica grazie ai loro olii essenziali. Di seguito sono indicate le varietà di agrumi più importanti, il loro uso e proprietà. 
· Arancia Dolce - è un albero sempreverde originario della Cina e del Giappone, fu introdotto in Italia dagli arabi nel XIV secolo. L'arancia dolce contiene acido citrico, zuccheri, vitamine e sali minerali, viene usata per la produzione di marmellate, succhi, essenze e profumi. Esiste anche la varietà rossa, purtroppo sempre meno diffusa a causa della maggiore diffusione delle varietà senza semi. L'essenza di zagara o neroli, ottenuto dai soli fiori d'arancio e molto costosa, è utilizzata in alta profumeria  
· Arancia Amara - il frutto di questa varietà non è commestibile ed è principalmente usato nella produzione di marmellata, mentre le foglie e i fiori sono usate per l'estrazione dell'olio essenziale  
· Bergamotto - si ritiene che sia un ibrido naturale dell'arancia amara. Dal bergamotto si ottiene un olio essenziale molto ricercato nell'industria dei profumi, usato come base per la preparazione dell'acqua di colonia. L'olio di qualità migliore si ottiene dalle piante coltivate lungo le coste calabresi poiché da queste si ottiene una percentuale di esteri del 35-45%  
· Cedro - di origine Persiana, da non confondere con le omonime gimnosperme note come cedro del libano o cedro dell'atlante. Il frutto del cedro può arrivare a pesare anche un chilogrammo, è utilizzato per la produzione di canditi, per ottenere l'essenza usata in profumeria, in medicina e dall'industria dei liquori. Il frutto viene usato dagli ebrei nei riti della festa delle capanne  
· Chinotto - coltivato nelle zone del mediterraneo, si presenta come una piccola arancia dal sapore amarognolo del peso di 40-50 grammi. Viene usato dall'industria per la preparazione di caramelle e bibite, spesso colorate con caramello (da questo il colore della bibita chinotto)  
·  Limone - è un albero sempreverde, caratterizzato da foglie ovali e frutti di colore giallo. Il limone è l'agrume più importante, sia per quanto riguarda il consumo diretto, sia dal punto di vista della lavorazione industriale. Il succo del frutto, ricco di acido citrico e vitamina C, viene usato come astringente, antiscorbutico e dissetante. Il limone trova inoltre largo impiego nell'industria dei liquori e in profumeria. Anche l'industria dei detersivi fa uso di prodotti derivati dal limone. Anticamente il succo di limone veniva usato come antiemorragico e disinfettante, mentre i marinai lo usavano per contrastare lo scorbuto (mancanza di vitamina C) durante le lunghe traversate in mare  
·   Limetta o Lime - a causa della sua sensibilità al freddo, la limetta è principalmente coltivata nelle zone tropicali e sub tropicali. I frutti sono di piccole dimensioni e molto acidi, sono usati nella preparazione di succhi e cocktail. La limetta trova inoltre impiego nell'industria di profumi e detergenti. Viene usata anche come pianta ornamentale trattandosi di una pianta sempreverde che, in condizioni favorevoli, fiorisce tutto l'anno  
· Fortunella o Kumquat - frutto di poca importanza commerciale, di piccole dimensioni e dalla scorza dolciastra che, al contrario di quella degli altri agrumi, è commestibile. La particolarità della sua buccia lo rende particolarmente interessante per la produzione dei canditi  
·   Pomelo - è coltivato solo in Thailandia e non ha nessuna applicazione né commerciale né industriale, viene usato localmente per la preparazione della marmellata casalinga  
·   Mandarino - è un arbusto sempreverde originario della Cina, il frutto si presenta simile all'arancio ma di dimensioni più ridotte. Il succo del frutto, ricco di vitamina C, viene usato dall'industria dei liquori. Attualmente la sua importanza è in declino a causa del mandarancio, meno calorico e più apprezzato dai consumatori  
·   Mandarancio - noto con il nome di “clementina”, è un ibrido naturale proveniente dalla Tunisia e, come tutti gli agrumi, è ricco di vitamina C  
·  Pompelmo - è un albero dal frutto simile al limone di color giallo, originario dell'India, ricco di vitamina C e fibre. Negli anni 1990 negli Stati uniti, si è ottenuto il pompelmo rosato, un ibrido con l'arancia, ricco di vitamina C e di vitamina A. Ha una grande importanza dal punto di vista industriale e commerciale, poiché viene consumato fresco e utilizzato per la preparazione di succhi e bevande. Le varietà rosate sono utilizzate solo per il consumo fresco, poiché i carotenoidi contenuti nel frutto presentano problemi nella preparazione dei succhi  
 
agrumi
 
La scoperta della tecnica di estrazione degli oli essenziali è dovuta agli arabi, ma la produzione di profumi su larga scala con gli estratti della buccia dei frutti e dei petali di fiori è dovuto agli italiani. Napoli e la Sicilia svilupparono le tecniche e, proprio da qui si diffusero le mode dei profumi esotici, che in seguito arrivarono in tutta Europa. Dal punto di vista alimentare e dietetico, gli agrumi assumono un'importanza fondamentale nella dieta dell'area del mediterraneo che è inoltre la principale zona di produzione e di consumo. Per ottenere i massimi benefici dalle spremute di agrumi, è sempre consigliabile consumarle subito dopo la preparazione, poiché a contatto con l'ossigeno, luce e calore, la vitamina C si degrada rapidamente.
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