turismo e vacanze in Sicilia 
 
 
 
Viaggio nel Val di Noto
 
 
 
 
 
 
 
 
 
U'meddiu (il meglio): 
 
  • Chiesa Madre 
  • Chiesa di San Bartolomeo 
  • Chiesa di S. Maria la Nova 
  • Chiesa di S. Matteo 
  • Palazzo Beneventano 
  • Palazzo Fava 
  • Via F. Formino Penna 
  •  
     
     
     
     
     
    Un giorno a Scicli
     
    Scicli 
     
     
    PARTENZA: si inizia da un fornaio...  
    A dire il vero e a voler essere sincera sino in fondo, la sera precedente, non appena il vecchio Andrea s’jinniu a dòrmiri (se ne andò a dormire) come dice lui ed io mi limito solo a tradurre, uscii dall’albergo desiderando camminare per Scicli di notte da sola e mentre mi trovavo al centro di Piazza Italia fui attratta da un edificio particolare: era il “Cinema — Teatro Italia”. Dall’architettura completamente diversa dal resto della città, mi colpiva la sua linea essenziale paragonabile ai mille cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore… sparsi nel meridione d’Italia. Non vidi neanche il film in programmazione, ma entrai per il solo gusto di visitare l’interno. La sala era “gremita” solo da tre spettatori: uno mangiava comodamente, uno fumava e il terzo ero io… evidentemente fuori dal contesto dell’ambiente. Che meraviglia!!! Che naturalezza!!!   
    cinema Italia-Scicli 
    Inutile riconfermare che al mattino Andrea mi ha sollecitata mille volte!!!! Questa volta non mi permise neanche di fare colazione. Solo un caffè veloce …e via! Il motivo? Camminava a passo spedito per un vicolo vicino all’albergo fino ad arrivare davanti un forno. Il profumo era talmente forte che non avevo dubbi sul tipo di interesse che aveva….. entrai insieme a lui senza accorgermene e mi spiegò: Maria cca (qua) a Scicli gran parte de’ furnari priparano u pani ccu a cioccolata, u sesamo, u pistacchio e cuannu li ammuccanu nun (quando li assaggi non) li sènti ne duci ne salato…hanno un sapore particolare ed un profumo che ti inebria. Ammucca adesso e vediamo se è chiu buonu rà colazione in albergo!  
    Terminato questo attimo di gastronomia paradisiaca, iniziammo finalmente a visitare questa meravigliosa perla del mediterraneo. 
    Scicli è la sintesi armoniosa di una mescolanza di elementi (storia struttura urbanistica, mare e ambiente) che dalla natura e dall'uomo sono stati sapientemente messi insieme per formare una delle più belle città del mondo, come la definì Elio Vittorini.   
    Scicli è da sempre considerata come uno dei gioielli del barocco posto al di fuori dei consueti itinerari turistici della Sicilia sud-orientale.   
    Nel visitare Scicli non  è necessario cercare il barocco: sarà iddu (lui) a venirvi incontru. Vi accorgerete che qui le piazze sono salotti e persino un semplice magazzino può avere una sua dignità architettonica. Persino la luce del sole che riflette sulla bionda pietra crea un’atmosfera unica ed indescrivibile.  
    E tra una chiesa, un palazzo ed altro mentre ammiravamo il palazzo del Comune alle mie spalle Andrea si e’ ricordato che nel bar “Millenium” preparano dei cannoli espressi ccu n’ciauru (con un profumo) ra rinvèniri (da risuscitare) i morti e non potei far a meno di assaggiarli! 
    Comune 
     
    Ad appena 5 km. dalla costa e poco sopra i 100 mt. sul livello del mare, la città, ricostruita per intero dopo il terremoto del 1693, sorge in una posizione altamente scenografica in mezzo a tre valloni ed è dominata dalla chiesa di S. Matteo , posta sull'omonimo colle dove un tempo sorgeva la città antica.   
    Colpisce immediatamente per l'alto numero di chiese e palazzi settecenteschi che costituiscono un ingente patrimonio d'arte barocca per cui è stata proclamata patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.  
    Una cosa mi ha particolarmente affascinata: la Chiesa di San Giovanni Evangelista, restaurata ed aperta al pubblico da pochi mesi. Andrea, sempre col suo picciridda mi disse cca m’avissi fattu vidiri na cosa ranni! (che mi avrebbe fatto vedere una cosa grande). La chiesa  conserva nel suo interno un dipinto di origine spagnola risalente al XVII sec., si tratta del Cristo di Burgos cca a genti (che la gente) chiama il Cristo con la gonna, ma che in effetti non si tratta di gonna ma di una veste di sacerdote lunga fino alle caviglie, come segno di servizio sacerdotale svolto dal Cristo all’umanità. Ed in basso alla veste e’ disegnato un uovo di struzzo su due sfere circolari, che  rappresenta la resurrezione. Iconografia anomala rispetto a quella italiana, dove il Cristo indossa solitamente un perizoma.    
    chiesa S.Giovanni Evangelista 
    Scicli non offre solo le più varie testimonianze dei molti popoli e delle relative culture che hanno attraversato questi luoghi nel corso dei secoli, ma anche la possibilità di visitare e di perdersi nelle fantastiche spiagge incontaminate, bagnate da un meraviglioso mare con fondali da sogno e quasi tropicali.   
    A fine visita preferiamo spostarci a Modica per la cena ed il pernottamento in modo da trovarci pronti domani per continuare il tour. 
    Distanza: Scicli - Modica: 13 chilometri  
    Tempo percorrenza: 20 minuti 
    Cena: 
    -      Osteria Sapori perduti — Corso Umberto I, 228/330 — tel. 0932 944247 
    -      Trattoria l’Arco — Piazza Corrado Rizzone, 11 — tel. 0932 942727 
    -      La Rusticana - Viale Medaglie d’Oro, 34 — tel. 0932 942950 
    Pernottamento:  
    -      Hotel De Mohàc — Via Campailla, 15 — tel. 0932 754130  
    Hotel quattro stelle, in un palazzetto nobiliare de charme del '400,che offre servizio di Bed and Breakfast in pieno centro storico a Modica. Gentilezza e professionalità sono le credenziali migliori del proprietario, che utilizza con maestria sin dall’arrivo nell’albergo. 
     
    Ufficio turistico 0932 — 839608 — 09 — 12 
     
     
     
    Note sulla pubblicità e sulla privacy - costierabarocca.it